Alimentazione per anziani: invecchiare in salute mangiando di gusto

C’è una correlazione tra invecchiamento e abitudini alimentari? Come adeguarsi ai cambiamenti fisiologici e riconoscere la presenza di disturbi alimentari? Continua a leggere e scopriamo insieme l’importanza di una sana alimentazione in tarda età (e non solo).

L’alimentazione riveste un aspetto di primaria importanza per la nostra salute, in ogni fase della vita. Purtroppo l’emergenza Coronavirus ha aggravato la situazione relativa al benessere alimentare.

Sapevi che nei primi sei mesi di pandemia i casi di disturbi alimentari sono aumentati del 40%, mentre le richieste di prima visita per DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare) sono aumentate del 50%?
(Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare)

Questi disturbi rappresentano infatti un problema di salute pubblica in costante crescita.

Anziani e disturbi alimentari

Spesso quando si parla di disturbi alimentari si pensa che coinvolgano principalmente i giovani. I dati però ci mostrano tutt’altro! Secondo le ultime stime della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), nel nostro Paese sono circa un milione gli anziani a rischio malnutrizione!

Cosa cambia nell’organismo di una persona adulta?

L’avanzamento dell’età è accompagnato da cambiamenti fisiologici, psicologici, sociali ed economici. Trasformazioni che possono esporre a un’inadeguata alimentazione e, di conseguenza, condurre a uno stato di malnutrizione per difetto o per eccesso (obesità geriatrica).

Sappiamo inoltre che l’invecchiamento è spesso accompagnato dall’insorgenza di alcune patologie come le malattie cardiovascolari, il diabete o l’Alzheimer. Se per molte di queste malattie non si conoscono misure preventive e di trattamento efficaci, per altre è essenziale l’adozione di uno stile di vita sano, che include una regolare attività fisica e una sana alimentazione.

È noto, infatti, che migliorare il proprio stato di nutrizione determina un miglioramento anche del proprio stato di salute totale.

Proprio per questo motivo, superata una certa età, è fondamentale rispettare un regime alimentare equilibrato e completo di tutti i principi nutritivi essenziali per supportare i principali cambiamenti (fisiologici e psicologici) che caratterizzano la terza età:

• minor dispendio energetico giornaliero
• diminuzione delle sensazioni di fame e sete
• scarso interesse per il cibo
• problematiche di salute, come ad esempio dei disturbi legati ai denti, alla masticazione o alla digestione

Esistono degli accorgimenti alimentari che consentono di affrontare al meglio questi cambiamenti fisiologici?

Di seguito quattro accorgimenti sempre validi:

1. Mantenersi sempre idratati, per ridurre il rischio di disidratazione dovuto a una diminuzione dello stimolo della sete.

2. Ridurre il numero delle calorie assunte giornalmente, per evitare il sovrappeso, dal momento che gli anziani consumano meno energia.

3. Assumere cibi ricchi di fibre per supportare l’intestino che con l’età diventa sempre più “pigro” e per mantenere una buona flora batterica.

4. Esaltare il sapore dei cibi con spezie e modificare le preparazioni per renderli più adatti ai cambiamenti fisici, ad esempio optando per la cucina al vapore.

È importante ricordare che l’invecchiamento non è una malattia, ma una condizione fisiologica. Una fase della vita che porta con sé numerosi cambiamenti.

In questo contesto, il biologo nutrizionista può, attraverso l’educazione alimentare e, ove necessario, l’elaborazione di piani dietetici personalizzati, contribuire al raggiungimento di uno stato di benessere.

Il suo intervento ha diversi obiettivi:
1. Ripristinare un corretto stato di nutrizione
2. Migliorare lo stato di salute
3. Restituire la serenità e il piacere di mangiare

Ti stai chiedendo quale sia l’alimentazione più adatta per te o un tuo caro anziano?

Il Progetto Nutrizione è nato proprio con l’intento di fornire un supporto professionale attraverso la creazione di un percorso nutrizionale personalizzato. Contattaci per saperne di più!