
Essere autonomi non significa essere soli
Quando parliamo di autonomia spesso la associamo all’idea di indipendenza assoluta: “fare tutto da soli, senza bisogno di nessuno”.
In realtà, nella pratica clinica e nella vita quotidiana, autonomia significa soprattutto poter partecipare attivamente alle proprie attività, nel rispetto delle proprie possibilità, dei propri limiti e dei propri desideri.
Ed è proprio questo il cuore del lavoro del terapista occupazionale.
Cosa fa il terapista occupazionale?
Il suo obiettivo non è quello di rendere le persone totalmente indipendenti, ma di facilitare l’accesso ai gesti quotidiani attraverso strategie, adattamenti e percorsi personalizzati.
Un bottone che non si riesce più ad abbottonare, una posata che scivola di mano, un gradino che sembra insormontabile: situazioni apparentemente “piccole”, ma che hanno un impatto enorme sulla qualità della vita.
Il terapista occupazionale interviene per ridare significato e possibilità a questi gesti.
Qualche esempio:
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- modificare un manico o un’impugnatura per rendere più semplice mangiare in autonomia;
- proporre compensi per facilitare il movimento necessario a vestirsi;
- suggerire piccoli ausili o soluzioni ambientali per rendere più sicuro lo spostarsi in casa;
- trovare nuove modalità per coltivare un hobby, leggere o scrivere.
Un beneficio che va oltre il paziente
Quando una persona torna a sentirsi capace di svolgere attività quotidiane, anche solo in parte o con un piccolo aiuto, il cambiamento non riguarda solo lei:
- La famiglia vive con meno ansia i momenti di assistenza, riducendo frustrazione e stress.
- Il contesto di cura diventa più sereno, con una relazione più equilibrata tra chi riceve e chi offre supporto.
- La persona stessa recupera fiducia, motivazione e dignità, rafforzando il proprio ruolo attivo nella vita di tutti i giorni.
Un lavoro centrato sulla persona
La Terapia Occupazionale non è “insegnare a cavarsela da soli”, ma costruire insieme nuove possibilità.
Ogni intervento è personalizzato e nasce dall’ascolto: cosa è davvero importante per quella persona? Quali gesti vorrebbe recuperare o semplificare? Quali ostacoli rendono difficile la sua giornata?
Rispondere a queste domande significa creare un percorso che non ha come fine la perfezione o l’indipendenza assoluta, ma il benessere, la sicurezza e la partecipazione alla vita quotidiana.
Perché essere autonomi non significa essere soli, ma avere la possibilità di vivere la propria giornata con più serenità, insieme a chi ci accompagna.
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