Accompagnatoria e Contributi ICD per Caregiver, due aiuti da conoscere
Il Veneto ha istituito un contributo regionale per coloro che si occupano di persone non autosufficienti bisognose di assistenza continua e che abbiano una disabilità certificata o siano titolari di indennità di accompagnamento. Scopriamo insieme che cos’è questo nuovo sostegno e la differenza con la cosiddetta accompagnatoria.
Partiamo con la cosiddetta “accompagnatoria”, una prestazione economica, erogata da INPS su richiesta del cittadino, destinata a persone non autosufficienti per le quali è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore oppure l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita. Essa spetta a tutti i cittadini residenti in forma stabile in Italia, indipendentemente dal reddito personale annuo e dall’età.
Come si chiede l’indennità di accompagnamento?
Per prima cosa occorre un passaggio dal medico di base per il rilascio di un apposito certificato medico che andrà poi prodotto ad un CAAF per la presentazione della domanda, o utilizzato per la presentazione autonoma telematica tramite il portale INPS. Da qui, se accettata, si avrà un’erogazione mensile pari a un importo stabilito annualmente che per il 2023 è pari a € 527,16.
Suggerimento: contestualmente alla richiesta di riconoscimento di indennità di accompagnamento ti consigliamo di chiedere anche il riconoscimento della certificazione di disabilità ai sensi della legge 104/92, se non già riconosciuta: la commissione medica valuterà nello stesso momento entrambe le richieste.
Oltre a tale prestazione, la Regione Veneto con la DGR. 295/2021 ha previsto un sostegno per i caregiver familiari. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, cominciando dalla definizione di questa figura.
- Chi è il caregiver familiare – è la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado o di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata o sia titolare di indennità di accompagnamento.
- Cosa prevede la direttiva regionale? La misura prevede un contributo economico mensile al caregiver familiare variabile da un minimo di € 400 fino a un massimo di € 2.000. Per richiedere tale contributo è necessario rivolgersi al proprio Distretto Sociosanitario ed essere in possesso di certificazione ISEE in corso di validità. La richiesta verrà valutata da una commissione appositamente istituita. La valutazione di accesso è compiuta sulla base di schede di valutazione sociosanitarie multidimensionali come la SVAMA. È importante sapere che il contributo è cumulabile con altri.
Gli interventi di sollievo e sostegno destinati al caregiver familiare sono un ulteriore e importante passo verso il riconoscimento di questa figura sia da un punto di vista sociale che economico. Se rientri in una delle categorie sopra descritte o desideri saperne di più puoi prendere appuntamento presso il tuo Distretto oppure parlarne direttamente con ParaMedica, con un nostro assistente sociale. L’assistente sociale è infatti un professionista esperto in grado di accompagnarti e aiutarti a comporre il miglior progetto assistenziale per il tuo caro nella domiciliarità, garantendogli di proseguire a vivere nella sua casa il più a lungo possibile e valutando tutte le opzioni esistenti per alleggerire le spese assistenziali.
Hai pensato per esempio che potrebbero esserci contributi pubblici (indennità, impegnative di cura, contributi del welfare comunale o integrativo) in grado di ristorarti delle spese? Oppure che il tuo caro possa accedere ad esenzioni e riduzioni di costi in grado di incidere comunque in modo positivo sulle risorse economiche a disposizione dell’assistenza e che ti spettano di diritto?
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ParaMedica
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